Creare un protocollo

  1. Nell'albero di navigazione espandere il nodo Configurazione.

  2. Nel nodo Configurazione, espandere il nodo Configurazione di rete.

  3. Nel nodo Configurazione di rete, selezionare il nodo Protocolli.

    Viene visualizzata la pagina Protocolli.

  4. Nella pagina Protocolli fare clic su Nuovo.

    Viene visualizzata la pagina Nuovo protocollo.

  5. Nel campo Nome, digitare un nome univoco per il protocollo.

  6. Selezionare la casella di controllo Sicurezza abilitata per abilitare SSL per il protocollo.

    Questa opzione è disabilitata per impostazione predefinita. Se si abilita la sicurezza è possibile utilizzare la scheda SSL della pagina Modifica protocollo per modificare le impostazioni di sicurezza.

  7. Selezionare la casella di controllo Stato abilitato per abilitare la cache di file.

    Questa opzione è abilitata per impostazione predefinita.

  8. Nel campo Durata massima, digitare la durata massima, in secondi, per una voce di cache valida.

    Questo parametro definisce il tempo di utilizzo dei dati inseriti nella cache dopo l'inserimento di un file nella cache. Le voci di durata superiore a quella massima vengono sostituite con nuove voci per lo stesso file. Se si modifica il contenuto sporadicamente, impostare un valore più elevato per ottimizzare le prestazioni.

    La durata massima ottimale dipende dalla frequenza con cui si modificano i file esistenti. Ad esempio, se i file vengono modificati quattro volte al giorno a intervalli regolari, si consiglia di impostare una durata massima di 21.600 secondi (6 ore). È altrimenti possibile impostare una durata massima corrispondente al periodo più lungo durante il quale si desidera utilizzare la versione precedente di un file dopo che il file è stato modificato.

    Il valore predefinito è 30.

  9. Nel campo Dimensione massima cache, digitare le dimensioni totali massime (in byte) della cache di file su disco.

    Il valore predefinito è 10485760.

  10. Nel campo Numero massimo di file, digitare il numero massimo di file memorizzabili nella cache di file.

    Se il valore è eccessivamente alto, il server memorizza nella cache i file utilizzati meno di recente al fine di evitare sprechi di memoria. Se il valore è eccessivamente basso, l'inserimento nella cache non presenta alcun vantaggio. Provare a specificare valori differenti per l'attributo fino a quando non si ottiene la soluzione ottimale per le specifiche applicazioni.

    Il valore predefinito è 1024.

  11. Nel campo Nome server, digitare il nome host da utilizzare negli URL che il server invia al client.

    Se il server utilizza un alias, questo nome corrisponde al nome alias. Se il server non utilizza un alias, lasciare vuoto questo campo.

    Questo valore ha effetto sugli URL generati automaticamente dal server ma non sugli URL relativi a directory e file memorizzati nel server. Se il server utilizza un alias, il nome del server deve corrispondere al nome alias. Se vengono aggiunti i due punti e il numero della porta, tale porta viene utilizzata negli URL che il server invia al client.

  12. Dall'elenco a discesa Server virtuale predefinito, selezionare il server virtuale da associare a questo protocollo.

    Nella pagina Server virtuali è possibile definire server virtuali.

  13. Nel campo Porta di reindirizzamento, digitare il valore della porta da utilizzare per reindirizzare una richiesta su un'altra porta.

    La richiesta viene reindirizzata automaticamente se si verificano le due condizioni seguenti:

    Se non si specifica una porta di reindirizzamento, viene utilizzato il numero di porta specificato nella richiesta originale. Per impostazione predefinita non è specificata alcuna porta.

  14. Nel campo Numero massimo di connessioni, digitare il numero massimo di richieste che è possibile trasmettere fino a quando la connessione non viene chiusa dal server.

    Il sottosistema Controllo attività esegue regolarmente il polling delle connessioni inattive. Il valore predefinito è 256.

    Impostare questa priorità su 1 per disabilitare lo stato di controllo attività HTTP/1.0, HTTP/1.1 e pipeline. Un valore pari a 0 indica che le richieste verranno sempre rifiutate. Un valore pari a -1 indica un numero illimitato di connessioni con controllo attività.

  15. Nel campo Timeout, digitare il numero massimo di secondi durante i quali una connessione può essere considerata inattiva e mantenuta nello stato keep-alive.

    Un valore inferiore o pari a 0 indica che le connessioni keep-alive sono mantenute aperte a tempo indeterminato. Il valore predefinito è 30 secondi.

  16. Selezionare la casella di controllo Timeout di caricamento abilitato per chiudere la connessione di un servlet che legge byte lentamente una volta raggiunto il limite Timeout di caricamento connessione.

    Se l'opzione è disabilitata, non si verifica alcun timeout per le connessioni del servlet. Questa opzione è disabilitata per impostazione predefinita.

  17. Nel campo Timeout di caricamento connessione, digitare il timeout per i caricamenti (in millisecondi).

    Questo campo è applicabile solo se la casella di controllo Timeout di caricamento disabilitato è selezionata. Il valore predefinito è 300000 millisecondi.

  18. Nel campo Timeout richieste, immettere il numero di secondi al termine dei quali si verifica il timeout di una richiesta.

    Se la richiesta non viene elaborata prima che sia raggiunto il valore di timeout, la richiesta viene ignorata. Il valore predefinito è 30 secondi.

  19. Nel campo Dimensione buffer di invio, digitare le dimensioni in byte del buffer di invio.

    Il valore predefinito è 8192 byte.

  20. Nel campo Lunghezza buffer intestazione, digitare le dimensioni in byte del buffer utilizzato dai thread di elaborazione della richiesta per leggere i dati della richiesta.

    Il valore predefinito è 8192 byte.

  21. Nel campo Dimensione massima POST, digitare le dimensioni massime in byte delle azioni POST.

    Il valore predefinito è 2097152 byte.

  22. Nel campo Codifica URI, digitare il nome del set di caratteri utilizzato per decodificare gli URI di richiesta ricevuti.

    Il valore deve essere un nome del set di caratteri IANA valido. Il valore predefinito è UTF-8.

  23. Nel campo Versione, digitare la versione del protocollo HTTP utilizzato.

    Il valore predefinito è HTTP/1.1.

  24. Dall'elenco a discesa Compressione, selezionare la compressione HTTP/1.1 GZIP da utilizzare per risparmiare l'ampiezza di banda del server.

    Sono disponibili le opzioni riportate di seguito.

    on

    Comprime i dati.

    off

    Disabilita la compressione.

    force

    Forza la compressione dei dati in tutti i casi.

    Il valore predefinito è off.

  25. Nel campo Tipi MIME comprimibili, digitare una lista separata da virgole di tipi MIME per i quali viene utilizzata la compressione HTTP.

    Il valore predefinito è text/html,text/xml,text/plain.

  26. Nel campo Dimensione massima di compressione, digitare le dimensioni minime di un file quando viene applicata la compressione.

    È necessario specificare questo valore se la compressione è impostata su on o force . Il valore predefinito è 2048 byte.

  27. Nel campo User Agent senza compressione, digitare una lista separata da virgole di espressioni regolari corrispondenti a User Agent di client HTTP per cui non si desidera utilizzare la compressione.

    Per impostazione predefinita questo valore è una stringa vuota.

  28. Nel campo User Agent con limitazioni, digitare una lista di User Agent con limitazioni a cui viene applicata la compressione HTTP.

    Se non vengono specificati agenti utente, la compressione HTTP viene applicata a tutti gli agenti utente. Per impostazione predefinita non vengono specificati agenti utente.

  29. Nel campo Tipo di risposta predefinito, digitare una stringa che specifica il tipo di risposta predefinito.

    Il formato è una stringa delimitata da punti e virgola composta da tipo di contenuto, codifica, lingua e insieme di caratteri. Il valore predefinito è text/html; charset=iso-8859-1.

  30. Nel campo Tipo di risposta forzata, digitare una stringa che specifica il tipo di richiesta utilizzato se non è disponibile un mapping MIME con la stessa estensione del file.

    Il formato è una stringa delimitata da punti e virgola composta da tipo di contenuto, codifica, lingua e insieme di caratteri. Il valore predefinito è text/html; charset=iso-8859-1.

  31. Nel campo Adattatore, digitare il nome della classe dell'adattatore di risorsa statico.

    Il valore predefinito è com.sun.grizzly.tcp.StaticResourcesAdapter.

  32. Selezionare la casella di controllo Supporto Comet abilitato per abilitare il supporto Comet per il listener di rete che fa riferimento a questo protocollo.

    Questa opzione è disabilitata per impostazione predefinita. Se il servlet o la pagina JSP utilizza la tecnologia Comet, verificare che ne venga eseguita l'inizializzazione durante l'avvio di GlassFish Server mediante l'aggiunta dell'elemento load-on-startup al file web.xml. Ad esempio:

    <servlet>
    <servlet-name>CheckIn</servlet-name>
    <servlet-class>CheckInServlet</servlet-class>
    <load-on-startup>0</load-on-startup>
    </servlet>
    
  33. Selezionare la casella di controllo Ricerca DNS abilitata per abilitare la ricerca DNS.

    Questa opzione è disabilitata per impostazione predefinita.

  34. Selezionare la casella di controllo Supporto RCM abilitato per abilitare RCM (Resource Configuration Management).

    Questa opzione è disabilitata per impostazione predefinita.

  35. Selezionare la casella di controllo Trace abilitato per abilitare l'operazione TRACE.

    Se l'opzione è disabilitata, GlassFish Server è meno soggetto ad attacchi con script da altri siti. Questa opzione è abilitata per impostazione predefinita.

  36. Selezionare la casella di controllo Autenticazione pass-through abilitata per indicare che il listener di rete che utilizza questo protocollo riceve il traffico da un server proxy con terminazione SSL.

    Questa opzione è disabilitata per impostazione predefinita.

  37. Selezionare la casella di controllo Creazione chunk abilitata per abilitare la suddivisione in blocchi della risposta HTTP.

    Questa opzione è abilitata per impostazione predefinita.

  38. Selezionare la casella di controllo XPowered By abilitato per comunicare a GlassFish Server di utilizzare le intestazioni X-Powered-By conformemente alle specifiche Java Servlet 3.0 e Java Server Pages 2.0.

    Questa opzione è abilitata per impostazione predefinita.

Passi successivi

Una volta creato un protocollo è possibile creare un listener di rete che utilizza il protocollo.

Vedere anche
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